C come calendula

Cappuccina, Garofano di Spagna, Fior d’ogni mese. Sono solo alcuni dei nomi popolari con cui è nota la calendula, pianta amica del sole, diffusa da Nord a Sud in tutto il nostro Paese. I romani la chiamavano Solsequium. La calendula officinalis ha un fusto ramoso e vellutato di circa 50 centimetri di altezza, foglie spesse e vischiose al tatto. I capolini sono di colore giallo-arancio simili a una grossa margherita.

Secondo una tradizione popolare se al mattino i fiori restano chiusi significa che bisogna preparare l’ombrello!

I fiori sono edibili e si possono consumare freschi in insalata oppure essiccati per dare colore a risotti e minestre. In infuso la calendula è utile per regolarizzare il ciclo mestruale, o per curare il raffreddore. Ma la calendula trova molti impieghi soprattutto come alleato della pelle. L’infuso di fiori freschi è utile per pulire e tonificare il viso e combattere i punti neri. L’estratto oleoso, realizzato per macerazione dei petali in olio di girasole, è eccellente per lenire, nutrire, calmare rossori e screpolature. Particolarmente indicato per le pelli sensibili anche dei bambini. Può essere usato come ingrediente per lozioni, creme e balsami per chi ha pelli irritate dagli agenti atmosferici (bruciature, geloni). Si può usare sui capelli biondi e rossi per renderli più luminosi.