
Zenzero, curcuma, argania spinosa (argan). I loro nomi sono talmente familiari e il loro utilizzo talmente diffuso che spesso dimentichiamo che si tratta di piante non autoctone. Ai nostri climi e latitudini le coltivazioni di queste piante non sono comuni. La gran parte della loro produzione avviene all’estero.
Questo significa che tutte le volte che li rintracciamo tra gli ingredienti di una tisana piuttosto che di un cosmetico prodotto in Italia e magari venduto come Green dovremmo chiederci da dove provengono queste materie? Come sono state coltivate? Come sono state trasformate, conservate e trasportate? E infine, ma non per importanza, sono state equamente retribuite le persone che magari in luoghi poveri del mondo hanno lavorato nella loro catena produttiva?
Le proprietà benefiche di queste piante sono molteplici, una vero dono della natura, ma dobbiamo essere certi che tali proprietà giungano a noi intatte e senza sfruttamento alcuno. Per questo dobbiamo chiedere sempre ai rivenditori l’origine dei prodotti che stiamo acquistando. Solo così la nostra potrà essere una scelta consapevole e sostenibile che si prende cura del nostro corpo, ma anche del Pianeta.